Francesca Zannier
Francesca è un’attrice clown che comincia il suo percorso nel 95 esplorando l’espressione corporea, partendo dalla pantomima classica, e proseguendo con teatro-danza, teatro, voce, danza contact improvisation e finalmente clown. Nella disciplina del clown studia con Dario Levin a Milano, poi si forma secondo il metodo di Jacques Lecoq a Roma e prosegue poi con grandi maestri tra cui spiccano Isaac Alvarez, Eric de Bont frequentando la sua accademia di clown, buffone e corsi di creazione, Philippe Gaulier, Yves Lebreton, Paolo Nani e Sue Morrison facendo "Clown Through Mask", "Joey and August" e "Mask 7". Con quest’ultima continua la sua ricerca cominciata nel 2013 avendo trovato nel suo metodo la forma ed espressione artistica più affine al suo modo di sentire e vivere il clown.
Si sperimenta tanto per strada quanto nelle sale di numerosi festivals del circuito Nazionale ed Internazionale Europeo. Ha partecipato, tra gli altri, a Entrepayasaos a Zaragoza in varie edizioni con "Pido perdon" e "Buena vibra?”, al Clownin di Vienna con “Well-come-home”, al Festival de Teatro y Arte Escenicas di Valladolid (Aldeamayor) con “Buscandome...a mè”, allo Street a(rt)nimation Festival di Lussemburgo in due diverse edizioni, al Circ Cric di Barcellona e al Ferrara OFF Teatro con lo spettacolo "Look-in", A una Nariz pegada a Salamanca (Spa)
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Ama condividere la sua esperienza attraverso corsi di formazione che mirano ad incontrare ed esplorare l’unicità di ognuno di noi nella sua essenza, farne un punto di forza, riderne e giocare con essa.
Le sue produzioni comprendono
MONOGRAFICI della durata di 60 minuti:
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Look-in: diretto da Luca Cicolella
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Non tutte le ciambelle escono col buco: drammaturgia di Encarna de las Heras
CORTI clown della durata compresa tra 10 e 18 minuti :
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Chiedo scusa/pido perdon
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L’appuntamento/La cita
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Well-come-home
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¡Buena vibra!
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Oh mamma!
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COLLABORAZIONI:
TRIO in lingua Spañola
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Lasex3Hadas (España)
DUO in lingua inglese/italiano
in corso di lavorazione (Italia/Svizzera)
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MeYouMe
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Francesca Zannier
"Sento il clown come la possibilità di essere veri, una finestra verso noi stessi, uno spazio autentico. Una scatola di segreti da condividere, un’opportunità per riconoscere e dare valore a tutte le nostre qualità. L’opportunità di trovare una connessione senza veli, vulnerabile e forte con un’altro essere umano e darsi così la possibilità di trasformarsi insieme."